Costellazione

La percezione dello spazio e del tempo per praticità è stata ridotta a confronti, misurazioni che sono di convenzione sociale per cui l'esperienza del singolo che non si armonizza nei canali stabiliti è "diversa", da definirsi "illusione".
Ho composto un microcosmo di sollecitazioni grafiche molto simile ad una carta del cielo, un universo sonoro i cui parametri sono variabili e dipendono dalle diverse letture che il pianista stratifica nel corso di successive esecuzioni.
La quadrettatura che forma le venticinque caselle è un riferimento minimo per la realizzazione dell'opera; l'assoluta mancanza di coordinate spazio-temporali avrebbe sconfitto l'esecutore in brevi attimi di "horror vacui". Ogni casella contiene un'unità minimale di evento e la realizzazione nel tempo avviene percorrendo una prima volta il normale itinerario di lettura da sinistra verso destra su fasce sovrapposte dall'alto al basso e, successivamente, in qualsivoglia ordine, anche saltando tra caselle lontane, ma cercando di non ritornare, se possibile, su percorsi già realizzati. Per tre volte la partitura può essere ruotata in modo da ottenere altrettanti ribaltamenti dei parametri spazio-temporali. Il primo verso del foglio è quello che consente l'ingresso nella Costellazione dalla freccia che viene posta in alto a sinistra.
La durata è pressochÈ illimitata; ho fissato un minimo di quaranta minuti, ritenendo che questo periodo di tempo permetta una esplorazione dell'universo segnico sufficiente per un solo ascolto, ma in una performance non si esauriranno mai tutte le possibilità, che potrebbero costituire una esecuzione ininterrotta di molte ore.
Costellazione è il primo passo di una operazione che prevede la raccolta, l'esposizione e l'esecuzione di carte del cielo, planetarii, mappe di costellazioni soprattutto riprodotte nei vecchi trattati di astrologia e astronomia, incisioni antiche, dove i segni puntiformi delle stelle sono da considerare suoni staccati.
Il pianista abbia presente che ogni evento sonoro deve conservare grande rispetto per il silenzio che brevemente infrange.

postilla 30.7.1979
L'estrema conseguenza della accettazione dell'assunto di Cage: "un suono è uguale ad un altro" è la negazione della semantica del mèlos.
Gli eventi sonori e spaziali di Costellazione consentono all'esecutore di essere in possesso di una struttura sulla quale affiorano flussi di coscienza, associazioni libere, intuizioni.
Costellazione si sviluppa in un tempo vasto e dilatato, la meditazione è richiesta ai partecipanti, e non l'ascolto formale; il decorso sarà quindi molto diverso dalla esecuzione di un oggetto sonoro solido, ma fluirà nei suoni una comunicazione sub-musicale, spiccatamente emotiva.

seconda postilla 24.9.1998
Nell'estate del 1979 feci la versione per pianoforte di Costellazione a Prato, nel Castello dell'Imperatore. A distanza di quasi dieci anni ripresento questa opera in una versione per orchestra, secondo un percorso di ag
gregazione sonora di tipo labirintico.